Una panchina per Jesi
Concorso di idee
La panchina proposta si caratterizza per:
- Ergonomia. La forma studiata assicura una postura ideale per il lavoro ed il riposo.
- Fulcro per la socialità: la forma leggermente arcuata invita alla socializzazione tra le persone sedute dando luogo ad una sorta di micro piazza teorica.
- Facilità costruttiva (economicità di produzione) e manutenzione minima dovuta alla resistenza agli agenti atmosferici e umani in virtù delle caratteristiche tecniche dell’ alluminio colorato satinato unite ad un design che non prevede parti mobili.
- Piano d’appoggio e seduta in lamiera d’alluminio forata per permettere il passaggio dell’acqua e per avere una texture “ruvida” e di basso impatto visivo.
- Tecnologica in quanto prevede una antenna per il collegamento wi-fi, una struttura che può al suo interno far passare cavi funzionali per esempio all’alimentazione dell’illuminazione ma che può essere attrezzata anche per altre funzioni aggiuntive.
- Autonomia energetica grazie al pannello fotovoltaico che alimenta gli apparecchi a led incassati nella cornice del piano e quelli delle luci di cortesia.
- Landmark ed ausilio all’illuminazione pubblica in quanto il sensore crepuscolare provvede ad accendere i led al calare del sole, creando zone di luce riconoscibili e di impatto emotivo.
- Facile inserimento in contesto storico-artistico in quanto di struttura e forma non invasiva senza perdita dell’identità: design lineare e riconoscibile. Possibilità di diverse estetiche/colori. La versione per interni prevede una pannellatura in legno di faggio forato al posto della lamiera.
- Basso impatto ambientale: utilizzo dell’alluminio che è un materiale riciclabile al 100%; nessuna emissione di CO2
- Sicurezza d’uso: utilizzo di energia a bassa tensione e assenza di parti mobili.
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